I TESORI DEI MUSEI VATICANI SERIE (Registrata)

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  • Trvanie: 60 Minút (cca.)
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I TESORI DEI MUSEI VATICANI 

VOL I Le Collezioni di Archeologia Classica

I Musei Vaticani oltre ad essere uno dei piú importanti musei al mondo sono effettivamente il luogo che piúí di tutti riflette al lunga e complessa storia dell'arte: La  Collezione di Antichità Classiche rappresenta forse l'esempio più noto e celebrato del collezionismo pontifico e della sua importanza per il rinascimento e il neoclassicismo italiani: nella visita virtuale ci  soffereremo sui capolavori quali il Laocoonte, l’Apollo del Belvedere ed il Torso del Belvedere, solo per fare alcuni esempi. Scopriremo la storia delle collezioni, come esse si sono formare e passeggeremo virtualmente per le varie gallerie ammirando anche le collezioni normalmente non aperte al pubblico, come il Gabinetto delle maschere e la Galleria delle Statue.


VOL II Le Collezioni di Antichità Orientali, Egizie, Etrusche ed Esotiche

Il Museo Gregoriano Egizio, fondato per iniziativa di Papa Gregorio XVI nel 1839,  si articola in nove sale: un ampio emiciclo che si apre verso la terrazza del “Nicchione della Pigna”, le sale ricavate dall’ex appartamento di ritiro di Pio IV, nel palazzetto di Belvedere di Innocenzo VIII, e in alcune di esse é ancora oggi possibile osseervare  diversi elementi architettonici e decorazioni parietali d’ispirazione esotica che dovevano richiamare l’ambiente egizio realizzate per il primo allestimento ottocentesco.

La collezione è particolarmente interessante: ricca di materiale dell’Egitto romano e della Roma egittizzante, molti monumenti del nucleo più antico arrivarono qui giá in epoca Imperiale, con lo scopo di abbellire edifici, santuari e ville, come il gruppo statuario dagli Horti Sallustiani, oggi esposto nella sala dell’Emiciclo. Numerose sono anche le opere egizie di manifattura romana, soprarttutto dalla Villa di Adriano a Tivoli.

Papa Gregorio fu anche fondatore del Museo Etrusco, il più importante al mondo probabilemente dopo quello di Villa Giulia, inaugurato il 2 febbraio 1837, fu uno dei primi espressamente dedicati alle antichità etrusche e raccoglie il frutto degli scavi effettuati nell’antica Etruria, allora comprese nel territorio dello Stato Pontificio, a inizio ottocento. 

Le opere esposte documentano un fiorente artigianato e una peculiare civiltà artistica, e riflettono la storia millenaria del popolo etrusco, dall’età del Ferro (IX sec. a.C.) fino al suo progressivo, e definitivo,  assorbimento nella struttura dello stato romano nel I secolo a.C..

Il museo é ospitato all'interno del Palazzetto del Belvedere di Innocenzo VIII Cybo (1484-1492), venne progettato dal Pollaiolo, e nell’Appartamento di Tor dei Venti di Pio IV Medici (1559-1565), iniziato da Michelangelo e Girolamo da Carpi e finito da Pirro Ligorio. 

Completa questa panoramica un museo molto diverso dai precedenti: il Museo Etnografico "Anima Mundi". Nel 1925 Papa Pio XI organizzò l’Esposizione Vaticana, un grande evento attraverso cui poter far conoscere le tradizioni culturali, artistiche e spirituali di tutti i popoli dl mondo, la quale ebbe un grande successo: mostrò a oltre un milione di visitatori più di 100.000 oggetti e opere d’arte provenienti da tutto il mondo

Nacque cosí un'esposizione permanente: il Museo Missionario Etnologico, ospitato nel palazzo Laterano fino al suo trasferimento, negli anni Settanta, all’interno dei Musei Vaticani.

Attualmente sono oltre 80.000 oggetti ed opere d’arte sono custoditi dal Museo Etnologico e  la collezione è molto diversificata: si va dalle migliaia di reperti preistorici provenienti da tutto il mondo e risalenti a oltre due milioni di anni fa, fino ai doni elargiti all’attuale Pontefice; dalle testimonianze delle grandi tradizioni spirituali asiatiche, a quelle delle civiltà precolombiane e dell’Islam; dalle produzioni dei popoli africani a quelle degli abitanti dell’Oceania e dell’Australia, passando per quelli delle popolazioni indigene d’America.Serie Limitata di Visite Guidate Virtuali "I TESORI DEI MUSEI VATICANI"


VOL III Affreschi, Arazzi e Dipinti nei Palazzi Vaticani

Inaugurata il 27 ottobre del 1932,  la nuova Pinacoteca Vaticana ha sede nell'edificio costruito dall'architetto Luca Beltrami sotto Papa Pio XI per quest'uopo. La collezione delle pitture fino ad allora era stata più volte spostata nell'ambito dei Palazzi Apostolici in mancanza di una sede adeguata: la prima raccolta di soli 118 pregevoli dipinti fu creata da papa Pio VI intorno al 1790 ma a seguito del Trattato di Tolentino (1797), alcuni dei maggiori capolavori furono trasferiti a Parigi. Nel 1817 dopo la caduta di Napoleone e la conseguente restituzione allo Stato della Chiesa di gran parte delle opere di sua appartenenza, venne finalmente ricreata la collezione, che si è continuata ad accrescere nel corso degli anni attraverso donazioni e acquisizioni fino a raggiungere l'attuale nucleo di circa 460 dipinti. Disposti nelle diciotto sale in base a criteri conologici e stilistici, dai Primitivi (XII-XIII secolo) fino agli inizi del  XIX secolo. La raccolta é ricca di capolavori dei maggiori artisti della storia della pittura italiana, da Giotto al Beato Angelico, da Melozzo da Forlì al Perugino e a Raffaello, da Leonardo a Tiziano, a Veronese  e Caravaggio. Continueremo poi la visita virtuale con l'esplorazione degli Arazzi, detti della prima e della seconda Scuola, e di alcune sale e gallerie affrescate come la celebre Galleria delle Carte Geografiche, forse la più famosa al mondo.


VOL IV Gli Appartamenti Pontifici e le Stanze di Raffaello in Vaticano

Le Stanze dette di Raffaello costituivano parte dell'appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio scelto da Giulio II della Rovere (1503 -1513) come propria residenza e utilizzato anche dai suoi successori. La decorazione pittorica fu realizzata da Raffaello e dai suoi allievi tra il 1508 e il 1524, completata quindi dopo la morte del'Urbinate. Esploreremo nel complesso sviluppo di questa residenza l'opera maestosa di Raffaello, il quale on una folta schiera di allievi, realizza in 12 anni un’impresa grandiosa in cui rappresenta la storia e la complessità teologica della chiesa di Roma. Un’opera eccezionale in cui lo stile di Raffaello stesso va evolvendosi da parete a parete creando quel linguaggio narrativo e simbolico al tempo stesso che sarà il modello fondamentale per la pittura storica dei secoli a venire. 

A completamentto della visita esporeremo il Palazzo Pontificio nelle sue varei pertinenze, la Sala dei Chiaroscuri, la Cappella di Urbano VIII e le altre pertinenze compreso il cortile detto della Biblioteca. 


VOL V La collezione di Arte Contemporanea e l’Appartamento Borgia

La Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea nacque dall'idea di Papa Paolo VI di ripristinare il dialogo tra Chiesa e arti contemporanee: questa recente collezione copre un arco cronologico che dalla fine del XIX secolo giunge al Novecento inoltrato e permette di avvicinarsi a  capolavori inattesi del panorama artistico del Novecento.

Venne inaugurata nel 1973 per volere da Papa Montini e raccoglie opere di pittura, scultura e grafica donate nel corso degli anni da artisti, collezionisti, enti pubblici e privati. La maggior parte delle donazioni è stata frutto di un incontro che il POntefice ebbe nel 7 maggio del 1964 in Cappella Sistina con il mondo dell'arte: in quella sede il Pontefice aveva sottolineato l’effettiva distanza tra Chiesa e arte contemporanea, rispetto allo stretto e fecondo legame del passato, auspicando un riavvicinamento. Oggi la  Collezione d’Arte Religiosa Moderna conta circa 8000 opere di cui solo unaa selezione é esposta al pubblico, lungo un itinerario che si snoda dall’Appartamento Borgia fino alla Cappella Sistina, offrendo ai visitatori una ricca panoramica dell’arte italiana e internazionale del XX secolo. Qui sono rppresentati artisti come van Gogh, Bacon, Chagall, Carrà, de Chirico, Manzù, Capogrossi, Fontana, Burri e Matisse. A Matisse  è dedicata un’intera sala, che ospita il  nucleo di opere, relative alla genesi della Cappella di Vence, entrate nelle collezioni vaticane nel 1980, grazie alla straordinaria donazione del figlio dell’artista Pierre Matisse. 

Il contesto in cui sono ospitate le opere non é meno straordinario: infatti l'appartamento Borgia é un vero capolavoro di arte rinsciementale e fonde in sé significati teologici, allegorici, iniziatici che riflettono la cultura della corte Papale al tempo di Papa Borgia.


VOL VI I Giardini Vaticani, il Padiglione delle Carrozze ed altre Meraviglie della Cittá del Vaticano

Inaugurato il 19 aprile 1973 da Papa Paolo VI, il  Padiglione delle Carrozze raccoglie,  oltre alle carrozze di “protocollo”, anche due storiche berline da viaggio, una utilizzata da Pio IX nel suo rientro dall’esilio dopo i moti rivoluzionari della Repubblica Romana, l’altra per l’ultimo viaggio da “Papa Re”. Tutte queste carrozze, comprese le portantine, gli abiti di corte e le bardature per i cavalli, sono una testimonianza storica della mobilità pontificia. Della collezione fanno infatti parte anche alcune automobili: una  Graham Paige 837 e la Citroën Lictoria C6, appositamente progettata, oltre alla prima Mercedes, la 460 Nürburg limousine disegnata da Ferdinand Porsche. Della “flotta automobilistica” fanno parte anche la Mercedes 300 Sel, la Fiat Campagnola legata all’attentato subito da Giovanni Paolo II nel 1981 in Piazza San Pietro, tre Papamobili e altri veicoli donati ai pontefici per il loro speciale significato.

Proseguiremo poi alla scoperta dei Giardini Vaticani, un vero tesoro di arte, storia, natura e fede all'interno della Cittá del Vaticano, scopirermo le Fontane, la Grotta di Lourdes, la Torre di San Giovanni e tutti quegli angoli straordinari dei questi incredibili giardini.


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